Infiammazione Cronica - Luca Pella

Infiammazione Cronica

Si sente parlare molto spesso di infiammazione cronica o di stato infiammatorio generale.

Per comprendere a cosa corrisponde lo stato di infiammazione cronica occorre comprendere innanzitutto a cosa corrisponde lo stato infiammatorio acuto.

L’esempio più tipico di stato infiammatorio acuto corrisponde a quello della Febbre; la febbre corrisponde a un elevato e rapido aumento dello stato infiammatorio globale del corpo. Parlando di infiammazioni acute localizzate l’esempio più classico è la distorsione di caviglia.

A un danno dei tessuti che produce citochine infiammatorie (la famigerata IL-6 ad esempio) il corpo risponde: queste molecole agiscono come un richiamo del tessuto danneggiato per fare in modo che il corpo mandi in quella sede gli aiuti necessari attraverso il sangue.

L’arrivo di una maggior quantità di sangue si traduce con l’aumento di temperatura della zona che facilita la vasodilatazione e l’arrivo di altro sangue con annesse le cellule come i macrofagi e sostanze utili a ripristinare la fisiologia della zona traumatizzata. Il risultato immediato corrisponde un po’ alla creazione di un cantiere autostradale in un week end di sole in Liguria: traffico immobile per ore e ore che nella nostra caviglia possiamo visualizzare con i 5 segni della infiammazione acuta:

  • Rubor –> rossore
  • Calor –> calore
  • Tumor –> gonfiore
  • Algor –> dolore
  • Functio Lesa –> difficoltà o impossibilità a usa funzionalmente la parte

Nell’infiammazione cronica ovviamente non abbiamo gli stessi segni. Anzi… a volte non si hanno grandi segnali esterni se non l’aumento dei depositi di grasso viscerale (girovita ombelicale). Mentre l’evento acuto è una risposta normale del corpo a un danno e viene innescata con l’obiettivo di ripristinare il prima possibile la situazione o di difendere il corpo da qualcosa che ritiene pericoloso. Quindi in generale è una risposta utile per la sopravvivenza e sostanzialmente vitale per la nostra sopravvivenza.

Esattamente come lo Stress può essere molto utile negli stati acuti e ci permette di sopravvivere, ma quando persiste per lunghi periodi e diventa uno stato quasi permanente allora diventa dannosa per il nostro corpo.

Se il corpo è sotto continuo attacco perché esposto continuamente a condizioni e/o sostanze irritanti non così tanto irritanti da scatenare una risposta infiammatoria acuta, ma abbastanza per richiedere una continua reazione anche se blanda, allora la risposta infiammatoria diventa continua e si diffonde in ogni parte del corpo diventando Sistemica.

Quindi l’infiammazione sistemica è un livello di infiammazione continua di basso grado che coinvolge l’intero organismo. I sintomi non sono manifesti per lungo tempo, ma vi possono essere piccole alterazioni a livello immunitario, metabolico ed endocrino che alla fine possono portare a patologie vere e proprie.

In accordo con le teorie evoluzionistiche più recenti, l’infiammazione è una delle modalità più antiche (ed efficaci) con cui l’organismo risponde ai diversi stimoli esterni e manda segnali di allarme.

Un’infezione virale, l’inquinamento, lo stress, la mancanza di sonno, l’alimentazione sbagliata o il contatto con un allergene a cui si è sensibili determinano sempre un aumento dei livelli di infiammazione.

Senza un’adeguata risposta infiammatoria, una ferita anche banale non potrebbe guarire e diventerebbe quindi un rischio mortale. L’infiammazione, come lo stress, è però una risposta di emergenza: tanto necessaria quanto deleteria se costantemente attiva.

E’ormai chiaramente dimostrato che i processi infiammatori cronici sono alla base di molte patologie moderne come le malattie cardiovascolari, l’ipertensione arteriosa, la demenza, il diabete, l’obesità, i tumori, le malattie reumatologiche, l’osteoporosi, la fibromialgia, la sindrome da stanchezza cronica, ecc.

Come segnalato dalla famosa rivista Science, l’individuazione dell’infiammazione quale meccanismo patofisiologico preminente nelle malattie croniche è una delle più grandi intuizioni degli ultimi dieci anni (Scienze, 2010).

Il meccanismo dello Stress e dell’ infiammazione cronica sono in parte molto simili come meccanismi e si influenzano molto a vicenda.

Lo stato infiammatorio generale ha anche un forte legame con l’alimentazione; in particolare con l’assunzione di zuccheri che stimolano la produzione di insulina. Questo ormone prodotto dal pancreas, stimola la risposta infiammatoria. Ovviamente questo accade quando il metabolismo glicemico è alterato da diverso tempo.

Questo ci porta a comprendere come mai sia così importante una corretta alimentazione: infatti l’insulina è un ormone che fa molte cose tra cui portare il fegato ad aumentare la produzione di colesterolo. Se la nostra glicemia (quanti zuccheri introduciamo) rimane alta per lungo tempo è normale che si alzino anche i parametri del colesterolo aumentando il rischio cardiaco. Quando parlo di glicemia alta intendo valori comunque sotto la soglia del Diabete, in quanto ci possono volere molti anni di disfunzione prima di arrivare a una vera e propria patologia, ma che risultano più vicini al limite apicale e lo fanno per lungo tempo.

Uno dei segni più evidenti di un corpo infiammato è la quantità di grasso viscerale che la persona ha:

  • negli uomini la misura dovrebbe stare al di sotto dei 102 cm misurati a livello dell’ombelico
  • nella donna invece dovrebbe stare al di sotto degli 88 cm

Queste sono misure standard che poi devono essere messe in relazione con tutto il fisico della persona da chi si occupa principalmente di questi aspetti come i nutrizionisti.

Nel mio caso è interessante essere a conoscenza di questi aspetti perché bisogna saper dare alla persona i giusti consigli per poter migliorare nel lungo termine e non solo a fine trattamento. Mi capita spesso di collaborare con i nutrizionisti proprio per aiutare al meglio il paziente che si rivolge a me. In questi casi cerco di spiegare questi meccanismi e soprattutto cerca di farne comprendere l’importanza per la loro salute e per poter migliorare il loro stato di forma.

RIDOTTA FUNZIONE DELLA CHOLINERGIC ANTI-INFLAMMATORY PATHWAY (via antinfiammatoria colinergica) che è un meccanismo mediato dal nervo vago (principale nervo del sistema parasimpatico) che inibisce l’infiammazione sopprimendo la sintesi di citochine attraverso il rilascio di acetilcolina. 

E’ importante sottolineare che la risposta individuale al medesimo stimolo infiammatorio è molto variabile: predisposizione genetica, eventi di vita traumatici (soprattutto nelle prime fasi della vita), stress cronico e malattie croniche, influenzano in maniera determinante la vulnerabilità di ogni individuo a sviluppare infiammazione

Questo meccanismo è molto importante per abbassare l’infiammazione cronica e rappresenta una delle concause allo sviluppo dell’Infiammazione globale.

Recentemente però è stato pubblicato* uno studio molto importante che ci indica una possibilità di aumentare l’efficacia di questa via.

* Liu, Shenbin, et al. “A neuroanatomical basis for electroacupuncture to drive the vagal–adrenal axis.” Nature598.7882 (2021): 641-645.

quali tecniche potrebbero essere indicate in questo caso?

Quanto sei stressato?