Introduzione: la tua fascia sente gli ormoni
Gli ormoni sessuali femminili, in particolare estradiolo e relaxina, giocano un ruolo fondamentale nella regolazione della struttura e funzione della fascia. Due linee di studio – uno recente pubblicato su Journal of Clinical Investigation(JCI) e le ricerche di Caterina Fede e Carla Stecco dell’Università di Padova – convergono su un punto chiave: la fascia è un tessuto altamente recettivo agli ormoni femminili.
1. Cosa dice la ricerca Journal of Clinical Investigation
- L’articolo JCI delinea come estradiolo e relaxina influenzino le cellule del tessuto connettivo (fibroblasti e fasciaciti), modulando la sintesi dei vari tipi di collagene (I, III) e della fibrillina.
- Viene confermata la presenza di recettori ormonali diretti nella fascia, con effetti dinamici sulla Matrice Extra Cellulare.
- La Matrice Extra Cellulare corrisponde all’ambiente attorno alle cellule e la sua composizione lo modifica a livello fisico rendendolo più o meno fluido a seconda delle sostanze prodotte dalle cellule stesse.
- In particolare i Fibroblasti sono lecellule che stanno nel tessuto fasciale e a seconda degli stimoli che ricevono (meccanici, termici, ormonali, chimici…) produrranno sostanze che modificheranno l’ambiente intorno a loro e di conseguenza la resistenza alla tensione o elasticità della fascia.
- In particolare nel caso degli ormoni femminili: più estrogeni = più flessibilità
- Questo in generale vabene ma ad esempio se la persona ha già una maggior elasticità, un aumento ulteriore dovuto a una gravidanza può aumentarla ulteriormente.
- Questo aiuta il bacino ad adattarsi meglio ad accogliere il feto ma può portare maggiori dolori e difficoltà alla rigenerazione tessutale.
2. I dati dell’Università di Padova dalle ricercatrici Caterina Fede e Carla Stecco
- Lo studio effettuato ha esposto le cellule del tessuto fasciale alle concentrazioni ormonali che simulano le varie fase del ciclo femminile
- In vitro, fibroblasti di fascia lata umana esposti a bassi livelli di estradiolo (fase post-menopausa) aumentano la produzione di collagene I fino all’8,4 %, mentre il collagene III diminuisce al 1,5 %
- Al contrario, con estradiolo ad alto titolo (periovulazione o gravidanza), il collagene III sale fino al 6,8 % e la fibrillina raggiunge il 3,6 %, indicando una fascia più fluida ed elastica .
- L’aggiunta di relaxina‑1 riduce in modo consistente la sintesi di collagene, agendo come modulatore antifibrotico
LA RELAZIONE TRA MAGGIORE O MINORE RIGIDITà DELLA FASCIA NON SI CORRELA DIRETTAMENTE CON UN MAGGIOR DOLORE.
Ma se ci sono dei problemi di dolori ricorrenti, una fase in cui la fascia si irrigidisce influenzando i recettori nervosi può renderli sicuramente più sensibili e quindi aumentare la sensibilità.

3. Mappa ormonale della fascia: fasi e dinamiche
Fase ormonale | Estradiolo | Relaxina | Collagene I | Collagene III | Fibrillina | Conseguenze |
---|---|---|---|---|---|---|
Post-menopausa | Bassa | Quasi assente | ↑ (8,4 %) | ↓ (1,5 %) | ↓ | Rigidità, minor scorrevolezza |
Fase follicolare | Moderata | Moderata | Normale (~5 %) | Normale (~2,4 %) | Normale | Equilibrio strutturale |
Periovulazione/gravidanza | Alta | Alta | ↓ (~1,9 %) | ↑ (~6,8 %) | ↑ (3–3,6 %) | Maggiore elasticità, vulnerabilità |
Con relaxina‑1 | Variabile | Alta | ↓ generalizzato | ↓ | ↓ | Tessuto più sciolto, antifibrotico |
4. Implicazioni cliniche e terapeutiche
- Dolore miofasciale e ciclo mestruale: l’aumento ciclico degli estrogeni (es. periovulazione) può portare a maggiore mobilità ma anche a fragilità fasciale, con dolore e possibili instabilità di articolazioni come ginocchio e caviglia
- Gravidanza: l’alta relaxina allenta la fascia, preparando il bacino a modificare la sua posizione e forma per accogliere il feto, ma in alcuni casi può favorire l’insorgenza del mal di schiena in gravidanza.
- Menopausa: il calo ormonale favorisce rigidità e potenziale aumento della sintomatologia miofasciale.
- Terapie manuali e Fascial Manipulation®: conoscere il profilo ormonale permette di adattare meglio il trattamento fasciale alle condizioni del tessuto. La metodica Stecco, fondata sull’anatomia fasciale, può essere ancora più efficace se coordinata con queste conoscenze
5. Ottimizzare l’attività fisica secondo il ritmo ormonale
1. Fase Mestruale (Giorni 1–5)
Ormoni: Estrogeni e progesterone in caduta libera
Caratteristiche fisiologiche: affaticamento, infiammazione, ipersensibilità, crampi
Allenamento consigliato:
- Allenamenti leggeri, di tipo mobilità articolare, stretching, camminata o attività low impact (es. yoga dolce)
- Evitare carichi pesanti o HIIT
- Se la donna non ha dolore o affaticamento, si possono fare sessioni leggere di forza tecnica o lavoro sulla respirazione
2. Fase Follicolare (Giorni 6–12 circa)
Ormoni: Estrogeni in crescita, progesterone basso
Caratteristiche: più energia, recupero veloce, metabolismo favorevole
Allenamento consigliato:
- Periodo ottimale per l’ipertrofia muscolare e la forza
- Allenamento con carichi crescenti e multiarticolari (squat, stacco, trazioni…)
- Lavori anche lattacidi e anaerobici (metcon, sprint) ben tollerati
- Alta capacità di reclutamento muscolare → potenziamento neuromuscolare
3. Fase Ovulatoria (Giorni 13–15 circa)
Ormoni: Picco di estrogeni e testosterone, progesterone ancora basso
Caratteristiche: forza e coordinazione al top, ma aumento della lassità legamentosa
Allenamento consigliato:
- Massimo potenziale per prestazioni esplosive e forza massima
- Sprint, pesi massimali, test di performance
- ⚠️ Attenzione ai traumi legamentosi (es. LCA): evitare movimenti rapidi in instabilità (salti, cambi di direzione non controllati)
- Introdurre protocolli preventivi: controllo motorio, core stability, lavoro propriocettivo
4. Fase Luteale (Giorni 16–28 circa)
Ormoni: Progesterone elevato, estrogeni medi → ritenzione idrica, infiammazione, catabolismo muscolare
Allenamento consigliato:
- Volume e intensità moderati (evitare lavori troppo lattacidi o intensi)
- Cardio a intensità costante (steady state) per migliorare drenaggio e ossigenazione (camminata in salita, bici a ritmo fisso)
- Lavori di recupero attivo, mobilità, fascia, defaticamento
- Ridurre le sedute HIIT e i carichi massimali → maggior rischio di infortunio, peggior reclutamento muscolare
In sintesi operativa
Fase | Ormoni Dominanti | Obiettivo allenante principale | Note |
---|---|---|---|
Mestruale | Estrogeni e progesterone ↓ | Recupero, mobilità | Se possibile, attività dolce |
Follicolare | Estrogeni ↑ | Forza, ipertrofia, esplosività | Ottima tolleranza allo sforzo |
Ovulatoria | Estrogeni + testosterone ↑ | Massima performance, test | Attenzione al rischio legamentoso |
Luteale | Progesterone ↑ | Cardio costante, scarico, recupero | Ridurre carichi e volumi |

Integrazione con fascia e collagene
Come dimostrano Fede e Stecco:
- Gli estrogeni supportano la proliferazione dei fibroblasti e la sintesi del collagene → miglior funzionalità fasciale
- Il progesterone ha effetti opposti: inibisce la sintesi di collagene I, favorisce la catabolizzazione della matrice extracellulare
➡️ Quindi i lavori fasciali, miofasciali e connettivali vanno privilegiati in fase follicolare/ovulatoria, evitando sovraccarichi nella fase luteale.
Bibliografia
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