Cambia il Tempo... Mi farà più male?? - Luca Pella

Cambia il Tempo… Mi farà più male??

Gli scienziati hanno da tempo cercato di comprendere il rapporto tra il tempo meteorologico e il dolore.

A detta dei pazienti il cambiamento del tempo ha ripercussioni sulla sensibilità al dolore.

Una recente ricerca pubblicata su Nature ha rivelato che il tempo può influenzare il dolore in modo significativo.

Riassunto dello studio

I pazienti affetti da dolore cronico credono comunemente che il loro dolore sia legato al tempo. Le prove scientifiche fino a pochi anni fa a sostegno delle loro convinzioni erano inconcludenti, in parte a causa della difficoltà di ottenere un ampio set di dati di pazienti che registrano frequentemente i loro sintomi di dolore durante una varietà di condizioni meteorologiche.
Gli smartphone offrono l’opportunità di raccogliere dati per superare queste difficoltà. Il nostro studio Cloudy with a Chance of Pain ha analizzato i dati giornalieri di 2658 pazienti raccolti in un periodo di 15 mesi.
L’analisi ha dimostrato relazioni significative ma modeste tra il dolore e l’umidità relativa, la pressione e la velocità del vento, con correlazioni che permangono anche quando si tiene conto dell’umore e dell’attività fisica. Questa ricerca mette in evidenza come gli esperimenti di citizen-science possano raccogliere grandi insiemi di dati su popolazioni del mondo reale per risolvere questioni di lunga data. Questi risultati saranno il punto di partenza per un futuro sistema che consenta ai pazienti di gestire meglio la propria salute attraverso le previsioni del dolore.

Puoi trovare lo studio originale cliccando qui

Il team di ricerca ha esaminato i dati di un’app per smartphone chiamata “uMotif” che raccoglie i dati sul dolore in tempo reale da persone affette da dolore cronico. I partecipanti dello studio hanno segnalato il livello di dolore e questi dati venivano poi incrociati con i dati GPS relativi alla zona in cui si trovavano in modo da poter avere un’idea più precisa del meteo.

I risultati hanno mostrato che il dolore aumentava con l’aumento dell’umidità e diminuzione della pressione atmosferica. Al contrario, il dolore diminuiva con l’aumentare della temperatura e dell’esposizione al sole. L’aumento dell’umidità è stato associato all’aumento del dolore a causa del cambiamento della pressione dell’aria e della tensione dei tessuti corporei. Inoltre, il freddo e la pioggia possono aumentare la tensione muscolare, causando ulteriore dolore.

Lo studio ha anche rivelato che il dolore cronico era meno influenzato dal tempo rispetto al dolore acuto. I partecipanti che sperimentavano dolore cronico erano più resistenti alle fluttuazioni del tempo rispetto a quelli con dolore acuto.

I risultati dello studio hanno importanti implicazioni per i medici e i pazienti che affrontano il dolore cronico e acuto. La conoscenza di come il tempo può influenzare il dolore può aiutare i medici a prescrivere il trattamento giusto in base alle condizioni meteorologiche del paziente. I pazienti, d’altra parte, possono utilizzare queste informazioni per adattare il loro stile di vita alle condizioni meteorologiche per ridurre il dolore.

Cosa si può fare?

Una interpretazione che mi sento di dare riguardo allo studio analizzato è che i dolori e il meteo sono sicuramente correlati tra loro, ma se i nostri tessuti (muscoli, tendini, legamenti, fasce ecc..) sono più rigidi e poco irrorati, la loro sensibilità ai cambiamenti atmosferici sarà maggiore.

Quindi risulta importante:

  • Educare i pazienti: se si prevede un aumento dell’umidità, i pazienti con dolori artrosici potrebbero essere invitati a fare esercizi leggeri per mantenere i muscoli e le articolazioni attivi.
  • L’aumento di movimento, senza che questo sia troppo pesante, migliora significativamente la perfusione dei tessuti e la loro elasticità rendendoli meno sensibili
  • Alcune terapie considerate alternative come la Moxibustione possono essere di grande aiuto se fatte con regolarità per prevenire il cambiamento metereologico o stagionale

La moxa e il cambiamento del tempo

Nella visione della medicina Cinese e Giapponese il nostro corpo è in continua comunicazione con l’ambiente circostante. Secondo questa visione, non c’è da stupirsi se il corpo subisce i cambiamenti esterni.

Per la concezione della Medicina Orientale però è molto importante il “terreno”.

Questo vuol dire che se anche il Fattore Patogeno Esterno arriva ad attaccare il corpo, se siamo in salute e i nostri tessuti stanno bene, difficilmente avremo dei problemi.

Per proteggere l’esterno del corpo viene utilizzata spesso la tecnica della Moxibustione su alcuni punti specifici che vengono scelti in base alle caratteristiche della persona.

L’obiettivo di questa stimolazione è dare al corpo un input che lo renda più pronto a reagire ai cambiamenti esterni e a migliorare la perfusione dei tessuti.

E’ importante comprendere che la Moxibustione non è una terapia di emergenza. Cioè non funziona benissimo nel momento in cui abbiamo un dolore da cambiamento atmosferico. Può aiutare ma la sua massima espressione viene più che altro dalla prevenzione. Facendo dei trattamenti a cadenza bisettimanale ad esempio, ma costanti nel tempo si possono mitigare molto gli effetti del meteo sui nostri dolori.

Ovviamente questo non esclude l’importanza del movimento.

Bibliografia

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31667359/  
How the weather affects the pain of citizen scientists using a smartphone app. NPJ Digit Med. 2019 Oct 24;2:105. doi: 10.1038/s41746-019-0180-3. PMID: 31667359; PMCID: PMC6811599.

quali tecniche potrebbero essere indicate in questo caso?

Quanto sei stressato?