Allenamento isometrico della presa per abbassare la pressione sanguigna.
L’ipertensione arteriosa sistemica è caratterizzata da un’elevata pressione arteriosa sistolica, cioè quella che comunemente viene chiamata “La Massima” e diastolica, ovvero “la Minima” a riposo (≥ 140/90 secondo le linee guida della Società europea dell’ipertensione 2021).
Nel 2019, la prevalenza mondiale dell’ipertensione negli adulti di età compresa tra 30 e 79 anni era del 32% nelle donne e del 34% (32-37) negli uomini.
Pressione alta. Cosa comporta?
Un aumento di 20 mmHg della Massima (Sistolica) e/o di 10 mmHg della Distolica o della Minima sono strettamente associati ad alti tassi di mortalità per coronaropatia e ictus.
Qui trovi l’articolo anche qui.
L’effetto di riduzione della SBP dell’esercizio fisico nelle popolazioni ipertese sembra simile a quello dei farmaci antipertensivi comunemente usati. Clicca Qui per l’articolo originale
Ma quale esercizio?
L’allenamento aerobico di intensità moderata è la modalità primaria raccomandata nella gestione dell’ipertensione (classe di raccomandazione I e livello di evidenza A) che dovrebbe essere integrata da un allenamento dinamico di resistenza.
Oliveira et al. hanno esaminato l’effetto di abbassamento della pressione arteriosa di un allenamento isometrico della presa della mano (IHGT) semplice e facile da eseguire in individui con ipertensione.
Come risultato della loro meta-analisi, gli autori hanno concluso che l’IHGT ha ridotto la pressione sanguigna nei soggetti con ipertensione, con riduzioni clinicamente importanti della Sistolica, La Massima (-6,7 mmHg) e della Diastolica (-4,5 mmHg).
Contrariamente a questi effetti cronici dell’allenamento, una singola sessione di esercizi di handgrip non ha prodotto un effetto ipotensivo acuto post-esercizio.
Come Impostare l’esercizio
I principali componenti del FITT (frequenza, intensità, tempo e tipo di esercizio) sono:
📍 F (frequenza) di 3 volte a settimana;
📍 I (intensità) al 30% di MVC, contrazione volontaria massima (facile da determinare con un dinamometro a mano).
📍 T (tempo) durata media della sessione di 25 minuti (4 serie di contrazioni sostenute per 2 minuti più 1 minuto di riposo tra di esse);
📍 T (tipo di esercizio) presa bilaterale isometrica della mano
Conclusioni
L’allenamento della forza di presa sembra essere un approccio alternativo facile da eseguire ed efficiente in termini di tempo nella gestione dell’Ipertensione con riduzioni della pressione arteriosa clinicamente importanti.
Alcuni studiosi ritengono che se fatto in prevenzione possa essere un allenamento molto utile per impedire lo sviluppo di questa problematica.
Come funziona?
Questi risultati sono correlati al lavoro di McGowan, che ha valutato l’effetto dell’esercizio isometrico su 16 soggetti, con un regime che consisteva in 4 ripetizioni di 2 minuti di contrazione al 30% del massimale per 8 settimane.
I risultati hanno dimostrato una riduzione della Pressione Sanguigna e gli autori hanno sostenuto che ciò era dovuto principalmente a una maggiore produzione di NO cioè Ossido Nitrico che ha la funzione di vasodilatatore. Se i vasi sanguigni si dilatano, offrono meno resistenza alla circolazione e quindi il cuore deve metter meno forza e la pressione diminuisce.
Ciò è stato confermato anche dal lavoro di Jin e Yan che, dopo aver esaminato 6 articoli, hanno osservato risultati simili a quelli ottenuti in questa ricerca e hanno sostenuto che ci sono 3 tipi di adattamento che potrebbero innescare questa vasodilatazione post-allenamento isometrico: adattamenti cardiaci, adattamenti vascolari e adattamenti del sistema nervoso autonomo.
Questi ultimi due possono essere spiegati dal maggior rilascio di NO, che migliorerebbe il funzionamento endoteliale e il ritiro dell’attività del Sistema Ortosimpatico della muscolatura liscia arteriosa, diminuendo così la resistività vascolare periferica (PVR) e generando vasodilatazione attraverso due meccanismi sinergici .
Gli esperti concordano sul fatto che l’ipertensione legata all’obesità sia guidata da meccanismi complessi che coinvolgono un’aumentata scarica simpatica.
Alimentazione, Obesità e pressione
Gli alimenti ad alta densità calorica e ultraprocessati sono fattori indipendenti di insulino-resistenza, iperleptinemia e scarica simpatica e, come qualsiasi altra forma di disautonomia, anche le disfunzioni relative al morbo di Parkinson e l’atrofia multisistemica.
L’attività del SNA (Sistema Nervoso Autonomo) dipende da più geni e ha un modello di ereditarietà complesso che non rientra nello scopo di questo studio.
In ogni caso, questo protocollo esamina uno dei processi fisiopatologici specifici coinvolti nella genesi di questa malattia che colpisce soprattutto una popolazione giovane.
Funziona meglio in prevenzione
Confrontando i soggetti di entrambi gli stati nutrizionali, è stata osservata una riduzione della PA a riposo in tutti i casi; tuttavia, questa tendenza è più evidente nel gruppo eutrofico rispetto al gruppo in sovrappeso. Questo fenomeno di ridotta o scarsa risposta all’esercizio nel gruppo in sovrappeso potrebbe essere spiegato dalla condizione di maggiore scarica simpatica del resto di questi soggetti.
HRV infiammazione e sovrappeso
Nei soggetti con sovrappeso l’HRV mostra un valore minore e una predominanza del sistema Ortosimpatico che mantiene il corpo in reazione di attacco/fuga.
Attivare il Nervo vago con specifici esercizi e con il riequilibrio del Ritmo Circadiano può dare le basi per poter avere una migliore risposta all’esercizio e migliorare il risultato delle terapie.
Sappiamo Quindi che l’esercizio può modulare il Sistema Nervoso Autonomo.
Bibliografia
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30165516/, https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33909761/, https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32389335/, https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32370572/