Lo Stress e i Muscoli Scheletrici - Luca Pella

Lo Stress e i Muscoli Scheletrici

Indice dell’articolo:

  • Azione dello stress sui muscoli scheletrici
  • La società ci frena
  • Lo stress e il controllo vascolare
  • E se stiamo fermi?
  • Perché il muscolo diventa rigido?
  • Dolore e rigidità dei trapezi
  • E i muscoli mandibolari?
  • Come possiamo risolvere il problema?

AZIONE DELLO STRESS SUI MUSCOLI SCHELETRICI

Sappiamo tutti dove somatizziamo lo Stress a livello muscolare:

principalmente Collo, Mandibole e zona dei Trapezi.

Ma come mai succede questo?

Ipotizziamo che sia la normale risposta allo stress che cerca di tenere al sicuro testa e collo in una ipotetica fuga o lotta. per approfondire i meccanismi dello stress clicca qui

Sebbene i muscoli scheletrici non siano direttamente innervati dal sistema nervoso autonomo, alcuni studi recenti sembrano dimostrare che, seppur in via indiretta, la continua attivazione del sistema ortosimpatico influenzi la capacità di contrazione muscolare: in particolare sembra che il muscolo interessato subisca maggiormente l’affaticamento.

In generale è accettato il fatto che l’attivazione del sistema simpatico abbia come scopo la facilitazione dell’azione muscolare; esercitando una serie di azioni preparatorie generalizzate in modo da andare incontro alla variazione del fabbisogno metabolico dei muscoli in attività.

In poche parole, i previsione di una risposta di tacca o di fuga da un pericolo, il sistema simpatico sposta le nostre risorse energetiche verso la periferia in modo da preparare i muscoli all’azione.

Queste azioni sono programmate a livello centrale in modo da essere appropriate per ogni particolare compito motorio e sono realizzate da comandi centrali che attivano i neuroni pre-gangliari simpatici paralleli ai motoneuroni che innervano i muscoli che stanno lavorando in quel momento.

Quindi ci troviamo con una PRE-ATTIVAZIONE costante della muscolatura.

La società ci frena

Nella società moderna, situazioni stressanti producono spesso l’attivazione del sistema simpatico che però, per diverse ragioni (p.e. Restrizioni sociali), può non essere accompagnato dalla sua controparte motoria.

L’aumentato flusso di adrenalina risulterà quindi eccessivo e inappropriato per l’organismo durante le attività di quiete o sedentarie. Questo squilibrio è uno dei maggiori componenti della risposta allo stress ed è implicato in vari disagi non solamente a carico del sistema cardiovascolare ma concernenti tutto l’organismo, compreso il sistema immunitario.

Ci sono diversi livelli in cui un flusso simpatico-adrenalina può essere coinvolto nel produrre disturbi muscolo-scheletrici e dolore.

L’attivazione simpatica esercita un certo numero di azioni a livello muscolare, come ad esempio la vasocostrizione nei muscoli scheletrici, l’aumento del tono muscolare e l’aumento della percezione dei segnali provenienti dal muscolo in modo da esser più reattivi.

LO STRESS E IL CONTROLLO VASCOLARE

Il sangue che sostiene i muscoli scheletrici è regolato da due meccanismi antagonisti.

Come in tutti gli organi innervati dal sistema autonomo, l’attivazione del sistema simpatico, attraverso il comando centrale o attraverso l’azione riflessa, induce una generalizzata vasocostrizione delle arteriole e dei precapillari.

Negli organi e nei tessuti attivi il flusso di sangue può aumentare a patto che la vasocostrizione (mantenuta dal sistema nervoso autonomo) sia contrastata dalla vasodilatazione indotta dai metaboliti derivanti dal lavoro dei muscoli.

Cioè: il Sistema Nervoso Simpatico porta il sangue in periferia, ma allo stesso tempo ha una azione generale di VasoCostrizione, ovvero di chiusura delle arteriole. In teoria quindi, il muscolo non avrebbe nutrimento necessario….

MA: l’azione motoria per contrastare lo stress (Attacco o Fuga a perdifiato), crea un aumento di temperatura locale e la produzione di elementi di scarto del metabolismo. Queste 2 componenti attivano in realtà un processo di vaso dilatazione locale che permette di contrastare l’effetto di vasocostrizione e fare arriva la muscolo la qualità di sangue necessaria.

E se stiamo fermi??

Come sapete, nella nostra società non possiamo sempre permetterci una risposta motoria adeguata. Di conseguenza avremo una prevalenza netta della vasocostrizione a livello della muscolatura Masticatoria e del Collo.
In questo modo ci troviamo ad avere una insufficienza del flusso sanguigno che produce IPOSSIA, cioè mancanza di ossigeno al muscolo, il quale non potrà avere abbastanza resistenza.

La diminuzione del flusso ha anche l’effetto di diminuire il drenaggio delle normali sostanze di rifiuto che si accumulano portando maggior dolore alla zona.

Perché il muscolo diventa rigido??

Quello che abbiamo descritto finora crea una condizione persistente di stress ossidativo la quale è ritenuta responsabile della deposizione di tessuto connettivo che sfocia nella degenerazione fibrotica di numerosi tessuti e organi, tra i quali ci sono i muscoli i quali se diventano fibrotici, diventano più rigidi.

Questo fattore diventa particolarmente rilevante nelle contrazioni di lunga durata come nelle contrazioni/co-contrazioni statiche richieste per il mantenimento della postura.

I dati sperimentali e clinici derivanti da modelli animali si stanno accumulando nella letteratura, ciò suggerisce una relazione causa-effetto tra condizioni di ipossia/ischemia e mialgia cronica.

Dolore e rigidità dei trapezi

Sembra quindi che la causa del dolore muscolare cronico in particolare nella zona delle spalle, possa derivare dal meccanismo dell IPOSSIA/ISCHEMIA prolungata nel tempo.

Larsson et al. (1988, 1998, 1999) registrò la qualità della microcircolazione in pazienti che con mialgia cronica del m. trapezio (cervicobrachialgia) e scoprì che il flusso sanguigno muscolare era di molto inferiore dal lato del muscolo più dolente. Inoltre, dati morfologici derivanti da studi eseguiti da Thornell e collaboratori su biopsie muscolari di pazienti che soffrivano di mialgia cronica del m. trapezio da lavoro, indicano che nel muscolo si sono verificate delle modifiche strutturali.

Questi cambiamenti comprendono uno squilibrio tra il rifornimento capillare e la sezione di area di fibre muscolari considerate.

Traduzione: NON C’E’ ABBASTANZA FLUSSO SANGUIGNO PER LE FIBRE MUSCOLARI INTERESSATE

E i Muscoli Mandibolari?

la cosa più frequente che accade alla muscolatura mandibolare è che si irrigidisca per lo stesso motivo oltre che come riflesso di un Reflusso presente nel tempo (vedi l’articolo sul reflusso).

Anche i muscoli masticatori come il massetere e il Temporale avranno un minor afflusso di sangue e una minor perfusione di Ossigeno.

Come risultato le persone stressate tendono a serrare i denti tra di loro a causa dell’aumento del tono, ma allo stesso tempo si stancano molto facilmente nell’attività di masticazione in quanto hanno una ridotta perfusione di ossigeno.

Praticamente masticano il minimo indispensabile e mandano giù il cibo mezzo intero aumentando i problemi di digestione e intestinali.

Come possiamo risolvere il problema?

Il modo migliore per risolvere il problema è fare in modo che il flusso ematico riprenda ad essere adeguato per l’area interessata.

Ci sono diversi modo per migliorare la perfusione del muscolo:

  • Massaggio
  • Calore
  • Esercizio fisico

Il Massaggio e il Calore hanno sicuramente un effetto benefico in quanto aumentano momentaneamente l’afflusso di sangue favorendo la vasodilatazione locale.

Il calore

Il calore in particolare attraverso l’uso della Moxibustione è in grado di attivare la formazione di OSSIDO NITRICO e la formazione di nuovi vasi sanguigni. Clicca qui per approfondire

Questi cambiamenti risultano essere più stabili nel tempo rispetto a quelli del massaggio che promuove solo l’apertura dei vasi sanguigni ma non attraverso la creazione dell Ossido Nitrico.

Esercizio Fisico

L’esercizio di rinforzo mantenuto nel tempo fa esattamente quello che farebbe la reazione motoria di attacco o di fuga e quindi va ad equilibrare la vasocostrizione promossa dal sistema simpatico.

All’inizio il muscolo si affaticherà più facilmente ma con il tempo (3 settimane di esercizi quotidiani) si allena nuovamente a sopportare il carico.

A questo punto la parti fibrotiche che si erano create vengono rimodellate e il muscolo torna ad essere della giusta consistenza.

Bibliografia

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20015437/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18928118/

https://link.springer.com/article/10.1007/s11726-019-1140-9 effetti Moxibustione

Effetti del sistema simpatico sulla muscolatura periferica https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20016297/

Flusso sanguigno nel massetere https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30425547/

Effetto infusione acida nell’esofago con stress dei masseteri https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32064657/

quali tecniche potrebbero essere indicate in questo caso?

Quanto sei stressato?